L’ipocrisia del PD e le balle di Renzi.
Le riforme del Governo Renzi e di tutti quelli che l’hanno
preceduto a guida PD, ma anche dei diversi governi Berlusconiani a guida
FI/PDL, rispondono tutte al motto:
“cambiare tutto affinché nulla cambi”
Le riforme del Senato, del lavoro (Jobs Act), della
pubblica amministrazione (PA), della scuola, delle banche, ecc., così come la
riforma della legge elettorale (Italicum), proposte/attuate dal Governo Renzi,
sono tutte finalizzate al mantenimento ed al consolidamento dei privilegi della
Casta. Difatti, la “Casta
parassita” nutrita da una
classe politica e dirigente incapace, lottizzata e corrotta, che trova nel
Governo Renzi la sua massima espressione, anche in forza di queste riforme:
Ø
continua a
mantenerne integra la sua impalcatura con tutti i relativi privilegi:
stipendi esorbitanti (in alcuni casi superiori 100 mila euro al mese!),
vitalizi, pensioni d’oro (anche superiori a 50 mila euro al mese!), finanziamenti
pubblici ai partiti (i famosi rimborsi elettorali!);
Ø
continua,
imperterrita, nella depredazione di quel che resta del "Patrimonio
pubblico" (privatizzando edifici, boschi, spiagge, beni culturali),
spogliando completamente l'Italia;
Ø
continua a mantenere
quel sistema mostruoso fatto di società partecipate, manager e dirigenti
pubblici con stipendi faraonici (in diversi casi superiori al milione di euro),
tenuto in piedi da norme scandalose come nomina dei parlamentari da parte
dei segretari di partito, spoils system e depenalizzazione del falso in
bilancio;
Ø
continua a mantenere a
livelli insostenibili, per famiglie ed imprese, tutte le tasse, con particolare
disagio per i contribuenti meno abbienti che godono di emolumenti
inferiori a mille euro al mese come disoccupati, precari e pensionati;
Ø
continua a gestire
allegramente la cosa pubblica, anche in conclamate situazioni di complicità con
soggetti mafiosi, camorristici e criminali, favorendo la diffusione ed il
dilagare di fenomeni di illegalità, corruzione e malaffare.
In questo contesto, dove milioni di famiglie sono state
trascinate in condizione di povertà e in molti casi non riescono a sbarcare il
lunario, altro che false riforme, servirebbe che:
ü
il finanziamento
pubblico ai partiti fosse cancellato;
ü
il Senato fosse
abolito del tutto ed il numero dei parlamentari quantomeno dimezzato (non più
di 300);
ü
fosse posto fine al
parlamento dei nominati, di fatto salvaguardato dall’Italicum, riformando
profondamente la legge elettorale sul modello dell’elezione del sindaco e del
consiglio comunale nei comuni con più di 15.000 abitanti, con la
re-introduzione del voto di preferenza;
ü
fossero aboliti
i vergognosi privilegi di cui godono i parlamentari (vitalizi, cumulo di
stipendi e pensioni, possibilità di andare in pensione dopo una legislatura,
ecc,);
ü
fosse posto un tetto
agli stipendi mensili di parlamentari (5.000 euro), consiglieri regionali (3,000
euro) e dirigenti Pubblici (3.000 euro), nonché alle famose pensioni d’oro
(3.000 euro) e al numero di incarichi (non più di 1);
ü
fosse posto un limite
alle privatizzazioni, abolendo le norme contemplanti spoils system, manager
pubblici e società partecipate (il vero cancro dell'Italia), con ritorno alla
completa gestione pubblica dei servizi essenziali quali: istruzione, sanità,
sicurezza, energia (elettricità, gas e prodotti petroliferi), etere (frequenze
radiotelevisive), telefonia, poste, trasporti, acqua e smaltimento dei rifiuti;
ü
fosse perseguita la
via di una forte semplificazione del sistema di prelievo fiscale con
l’istituzione di un’unica imposta, calcolata, avvalendosi anche di appropriati
studi di settore, nella misura massima del 20% del reddito effettivo delle
persone fisiche e/o giuridiche;
ü
fossero profondamente
revisionati i codici di procedura penale e civile al fine di disporre di un
numero limitato di leggi (massimo 100 per ciascun codice), scritte in forma
chiara in modo da essere comprese anche dal cittadino comune;
ü
si investisse in
cultura, istruzione e ricerca promuovendo innovazione e sviluppo, in
particolare di piccole e medie imprese. In ciò, sicuramente, aiutati dal
conseguente “ritorno dei cervelli”;
ü
fosse garantito un
giusto stato sociale.
Di tutto questo, che sarebbe ciò di cui l’Italia ha
realmente bisogno per sollevarla dall’attuale situazione di crisi economica e
sociale in cui è sprofondata, nel pomposo programma del Governo Renzi (vedi
anche Legge di stabilità 2016) non vi é traccia, al massimo si trova qualche
timido accenno.
o
La verità è che il “ballista
di Firenze” è la maschera,
ingigantita da un sistema di informazione compiacente, che la vecchia Casta
parassita (politici, lobbisti, piduisti, banchieri, manager e
dirigenti pubblici corrotti, tutti ladri ed ipocriti) si è messa per frodare,
ancora una volta, il popolo italiano.
o
La verità è anche che
il subdolo “partito democratico”, e in generale l’intero sistema dei partiti,
pensa di sopravvivere alle proprie malefatte nascondendosi dietro la tanto
giovane quanto ingannevole faccia del fantomatico rottamatore fiorentino.
o
La verità è che il
raccontatore di frottole di Firenze, una gemmazione dell’incantatore di Arcore,
è uno strumento della Casta che ci ha governato (o meglio fregato) negli ultimi
30 anni e che non vuole togliersi dai coglioni come invece dovrebbe.
Per tutto quanto esposto, il Movimento Rivoluzionario
d'Italia (MoRdI) dice basta al perpetuarsi di questo squallido teatrino della
politica ipocrita dell'inganno, dell'inciucio e del malaffare a regia
PD che, con disinvoltura, dice di voler riformare
tutto affinché nulla cambi. Prova ne è anche il fatto che in questi giorni,
senza pudore alcuno, è tutta impegnata a raccontare la pagliuzza di
Quarto, mentre ignora / finge di non vedere la trave di "Mafia Capitale" e più in generale della miriade di
amministratori dell'intera nomenclatura partitocratica (del PD, di FI e del NCD
in particolare) corrotti, ladri e affiliati ad associazioni mafiose e/o
massoniche, in buona parte indagati o già condannati. In ciò, ovviamente,
sostenuta da un intero sistema di informazione asservito, ipocrita e
disdicevole. Vergognoso!
Alla fine, vedrete, al sistema dei partiti neanche il
decantato "Italicum", comunque studiato per
fottere il popolo e garantirsi la sopravvivenza, le starà più bene. E alle
prossime elezioni politiche (2018) si andrà con il "Consultellum" (proporzionale
puro voluto dalla Consulta, ovvero dal sistema partitocratico), dove tutti i
vecchi partiti (PD, FI, NCD, FdI, LEGA, SEL, ecc.), ipocritamente
uniti, cercheranno di fermare la volontà di cambiamento popolare, facendoci
rimpiangere persino il bistrattato "Porcellum". E, in
barba al tanto decantato cambiamento del Governo Renzi, il ritorno alla "Prima
Repubblica", con attori
infinitamente peggiori, sarà compiuto.
Cambiamo e Rinnoviamo l’Italia!
Abbattiamo la Casta parassita che vuol “cambiare tutto affinché
nulla cambi”!
Viva
la Rivoluzione! Viva il Movimento 5 Stelle
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