Politica, Potere e Corruzione
- Febbraio 2012.
Il presidente della Corte dei Conti, Luigi
Giampaolino, in occasione della inaugurazione dell'anno giudiziario
della magistratura contabile, nella sua relazione ha riferito: "illegalità, corruzione e malaffare sono fenomeni ancora
notevolmente presenti nel Paese le cui dimensioni sono di gran lunga
superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce".
Il procuratore generale
aggiunto della Corte dei Conti, Maria Teresa Arganelli, nella sua relazione ha sottolineato che la corruzione in Italia vale circa 60 miliardi di euro l'anno, ma
nel 2011 sono state inflitte condanne solo per 75 milioni di euro: "Se l'entità monetizzata della corruzione
annuale in Italia è stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT
del Dipartimento della Funzione Pubblica rispetto a quanto rilevato dalla
Commissione Ue - ha spiegato Arganelli - l'Italia deterrebbe il 50% dell'intero
giro economico della corruzione in Europa".
- Giugno 2012.
Un deputato del PD, Salvatore Vassallo,
aveva presentato un emendamento (N° 9.0250) al disegno di legge governativo anti-corruzione, che stabiliva, per
le società “controllate”, proprio ciò che la Corte dei Conti chiedeva e che il
governo ignorava: “Sono sottoposti
alla giurisdizione della Corte dei conti anche gli amministratori e i
dipendenti delle società direttamente o indirettamente partecipate dallo Stato
o da altri enti pubblici, quando essi possiedano la maggioranza del capitale
sociale o comunque ne esercitino il controllo ai sensi dell'articolo 2359 del
codice civile.”
Peccato che lo stesso Vassallo, visto che il suo emendamento non era gradito né al suo
partito né alla commissione né al governo, abbia deciso di ritirarlo
Però un parlamentare dell’ IdV, come per miracolo, lo ha ripresentato a suo nome e ha preteso
che andasse in votazione alla camera. Così si è saputo come la pensano i nostri onorevoli sul fatto
di controllare e reprimere o meno quelle corruzioni e quelle illegalità
che avvengono attraverso le società partecipate / controllate. Presenti 519. Votanti 345. Astenuti 174: Maggioranza 173. Hanno votato sì 25. Hanno votato no 320. La
Camera respinge. Se l’aritmetica non è un’opinione, 320 contrari +
174 (che “non ne hanno il coraggio”) = 494 deputati omertosi con i corrotti che, su 519 presenti, ci
dà un tasso di onorevole omertà
del 95%.
Ciò a conferma del vecchio
detto popolare:
“il pesce puzza dalla testa”
- Ottobre 2012.
Il
ministro della Giustizia, Paola Severino, commentando gli scandali
che hanno travolto Lazio e Lombardia ha detto che questi episodi ricalcano
quanto è accaduto con Mani Pulite: “questa è una seconda Tangentopoli, mi sembra inevitabile dirlo. La quantità di
casi che stiamo verificando e che sono sotto i nostri occhi lo rende evidente”. Aggiungendo: “con qualche differenza rispetto al 1992 perché si tratta di una
serie di casi estremamente gravi che si innestano in un quadro di grandi bisogni
del Paese che rendono più gravi questi episodi”.
Quanto sopra riportato da autorevoli pezzi dello Stato, a
giudizio del MoRdI, rappresenta solo una minima parte di corruttele e ruberie di ogni genere che,
quotidianamente, vengono perpetuate a tutti i livelli dell’ordinamento della
costituzione italiana. La responsabilità di ciò è imputabile
all’intera partitocrazia, in particolare PDL e PD, per aver dato vita ad una classe dirigente incapace, irresponsabile e corrotta, fatta di politici, manager e funzionari pubblici senza scrupoli, assetati di potere e
di danaro e ,dunque, incapace di gestire il bene comune in modo giusto ed equilibrato. Peraltro, tale classe dirigente ha messo su, a tutti i livelli (governo centrale,
regioni, province, comuni, enti pubblici), una miriade di società partecipate che, senza alcun controllo, invece di servizi spesso offrono disservizi a prezzi
esorbitanti con sprechi enormi. Ciò è stato fortemente agevolato da norme
scellerate e vergognose, quali spoils system, istituzione delle società partecipate per
l’erogazione di servizi pubblici, depenalizzazione del falso in bilancio, nomina diretta dei parlamentari da parte dei segretari di partito. Norme, queste, inserite in leggi fatte ad hoc tanto da governi di
centro-sinistra quanto da governi di centro-destra che hanno operato ed
operano esclusivamente per fare i propri interessi e quelli di parenti ed amici,
a costo di qualsiasi inciucio.
Nonostante ciò, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non più di un
mese fa, ha invitato i cittadini ad avere fiducia nei partiti!
Il mitico Antonio De Curtis,
suo conterraneo, in arte “Totò”, se
in vita le avrebbe risposto:
Presidente, “mi
faccia il piacere”
Spazziamo via questa classe politica
indecente!
Fermiamo il grande Inciucio PD – PDL!
Rinnoviamo e Cambiamo l’Italia!
Facciamo la Rivoluzione!!!
Sono tutti uguali:ladri, porci e corrotti!!!
RispondiEliminaBisogna fare piazza pulita.
Arturo